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Cicala di Mare

Le Cicale di Mare sono dei crostacei ancora poco conosciuti. A volte sono chiamati con i nomi dialettali di magnosella, spernocchia, sparnocchia, canoccia, sigà de maa, astrea… E’ un crostaceo decapodo della famiglia dei Scyllaridae. Sono detti  decapodi quei crostacei caratterizzati da 10 zampe: di questa famiglia fanno parte anche i granchi, i gamberi e i paguri.

La Cicala di Mare è un crostaceo dalle dimensioni medie e da una morfologia del corpo allungata e depressa. Sono visibili anche delle creste mediane longitudinali lungo il torace e l’addome. La testa è costituita da una grossa e robustissima corazza, la quale è arrotondata agli angoli; è anche provvista di un paio di antenne e di due appendici mobili su cui sono posizionati gli occhi a forma di fagiolo. I lati della testa sono ornati anche di due chele, ognuna è costituita da un articolo mobile esterno con sei spine, e di una parte interna con piccoli dentini.

Il torace è composto da cinque segmenti, mentre l’addome da sei. L’addome termina infine con una coda chiamata telson. Le appendici che si trovano sotto il ventre sono molto numerose, ma non tutte sono utilizzate per camminare. La parte dell’addome è anche caratterizzata da due creste centrali e spinose. La coda è formata da dentelli e di due macchie centrali violacee e bianche.

In generale la colorazione dell’animale è bianco-giallastra con alcune sfumature violacee. È possibile incontrare degli esemplari di venti centimetri anche se in generale se ne pescano di lunghezza media tra i dodici e i diciotto.
Il suo habitat prediletto è sulle coste del Marocco, delle Azzorre e presso le Isole Canarie, fino ad un massimo di 50 metri di profondità.

In Italia è considerata una specie rara e protetta a causa della sua particolare sensibilità all’inquinamento.
La Cicala di Mare è molto simile alla cosiddetta magnosa (Scyllarides Latus) la quale rappresenta uno dei crostacei più grandi del Mar Mediterraneo. La magnosa può anche raggiungere i 45 centimetri di lunghezza per arrivare a pesare anche più di due chilogrammi. La forma è pressoché simile a quella della Cicala di Mare, ma il carapace è a forma di parallelepipedo dal colore bruno-grigiastro.

Il nostro crostaceo un ingrediente molto ambito nelle cucine italiane. Ma come si pulisce? Prima di tutto va detto che la Cicala di Mare deve essere consumata freschissima e quindi è consigliabile acquistarla viva. Il guscio non dev’essere asciutto e screpolato ed in generale deve emanare un lieve odore di salmastro.
Per pulirle al meglio bisogna sciacquarle abbondantemente in acqua corrente e lasciarle a bagno per un po’ di tempo. Dopo averle uccise, incidere la parte superiore del guscio con un taglio orizzontale e poi praticare altri due tagli laterali con le forbici.

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